UN NUOVO ARRIVO
Molti anni fa ci si era chiesti: perché proprio il Sudan? Perché proprio Karthoum come luogo per costruire un centro di cardiochirurgia?
Era una follia pensare di costruire una cosa simile nel cuore dell’Africa, partendo da zero e con l’obbiettivo di avere gli standard dei migliori centri di chirurgia occidentali. Eppure dal 2007 il Centro Salam, a Karthoum, è una realtà concreta, un’eccellenza che cura e segue in fase pre e post operatoria pazienti provenienti da 28 Paesi, occupandosi inoltre della formazione del personale medico
locale.
Partendo da qui, si è sviluppato un intervento di cooperazione sanitaria, coinvolgendo 9 Paesi africani per aprire un tavolo di discussione su come garantire ai cittadini africani il diritto a una medicina gratuita e di alto livello. Da questo incontro è nato il Manifesto per una medicina basata sui diritti umani, il quale afferma la necessità di costruire sistemi sanitari basati su eguaglianza, qualità e responsabilità sociale (EQS); tali principi sono stati la base su cui, nel 2010, è nata l’ANME (African Network of Medical Excellence – Rete Sanitaria d’eccellenza in Africa), con la finalità di realizzare Centri medici di eccellenza per rafforzare i Sistemi sanitari del continente, adottando una strategia comune in risposta ai problemi sanitari dell’area.
A distanza di anni, quando si è pensato di realizzare un centro simile in Uganda, le domande –come anche i dubbi e le perplessità- sono state le stesse.
Perché l’Uganda?
Secondo i dati forniti dall’OMS, il Paese è ben lontano dal raggiungere gli obbiettivi del millennio circa la riduzione della mortalità infantile. Il 50% della popolazione ugandese ha meno di 15 anni, tuttavia l’intero Paese conta 4 chirurghi pediatrici a fronte di 45 milioni di abitanti; la mortalità infantile sotto i 5 anni è di 49 bambini ogni 1000, mentre un terzo dei pazienti sopra i 5 anni è da imputarsi alla mancanza di cure chirurgiche. L’Uganda, inoltre, è un Paese estremamente povero: una persona su tre vive con meno di 2 dollari al giorno.
Nel 2017 sono cominciati i lavori per mettere in piedi questa “follia”: un centro di chirurgia pediatrica a Entebbe. L’Uganda ha subito aderito al progetto dell’ANME, mettendo a disposizione sia il terreno dove costruire l’ospedale che un finanziamento per coprire il 20% dei costi di costruzione.
Il progetto è stato sviluppato da Renzo Piano e dal suo studio RPBW pro bono, dallo Studio TAMassociati e dalla Building Division di Emergency. L’intento era quello di realizzare, secondo le parole di Gino Strada, un ospedale “scandalosamente bello”.
Tutti gli ospedali di Emergency sono concepiti non solo per garantire cure di qualità, ma anche come luoghi in cui il paziente possa trovarsi in un ambiente bello, curato, che, grazie al poter passeggiare in giardino o stare nel verde, influisca positivamente sul suo stato d’animo e sul processo di guarigione, come testimoniato da diversi e recenti studi medici internazionali.
Il nuovo Centro di chirurgia pediatrica sorge a Entebbe, sulle rive del lago Vittoria, su un terreno di 120.000 mq di cui 9.700 dedicati esclusivamente alla struttura.
Possiede 72 letti di corsia, 3 sale operatorie e tutti i servizi diagnostici e ausiliari necessari al suo funzionamento autonomo, come il laboratorio, la banca del sangue, la farmacia, la mensa, la lavanderia.
Sono inoltre presenti aree dedicate alla formazione del personale locale in ambito sanitario e amministrativo. Al fine di ospitare sia i pazienti provenienti da altri Paesi che i loro familiari, è presente una guest house con 36 posti letto.
A regime, lo staff è composto da 385 addetti. Di questi, 179 sono personale sanitario: chirurghi, pediatri,
anestesisti, fisioterapisti, infermieri, farmacisti e tecnici sono per l’80% circa professionisti locali e per il 20% professionisti di provenienza internazionale. Lo staff non medico è costituito da internazionali per il 5% e da nazionali per il 95%.
L’approccio su cui si fonda il progetto è la sostenibilità ambientale ed è stato seguito durante tutta la sua realizzazione. Si sono utilizzati i principi costruttivi delle case tradizionali, ma in modo innovativo: la struttura, infatti, è interamente realizzata con la terra ricavata dagli scavi per costruire i muri portanti, fatti di terra cruda. Il Centro possiede ed è alimentato da un impianto di 2.500 pannelli fotovoltaici in copertura, in grado di soddisfare l’intero fabbisogno energetico. Come negli altri ospedali, è presente un giardino in cui sono stati piantumati 350 alberi.
Il risultato complessivo è una struttura moderna, funzionale e all’avanguardia, inserita in modo armonico nell’ambiente circostante e che fornirà una medicina gratuita e di eccellenza, permettendo a migliaia di bambini di ricevere cure e migliorando di riflesso il livello della sanità pediatrica in Uganda.
“Il Paese non è del tutto sprovvisto di strutture sanitarie, né di cultura medica, ma necessita della collaborazione internazionale per garantire a fasce più ampie della popolazione la continuità di cure mediche di secondo e terzo livello e la formazione di specialisti” afferma Rossella Miccio, Presidente di EMERGENCY. “La scelta fatta per l’ospedale è stata di inserirlo nel contesto sanitario ugandese come centro di chirurgia elettiva pediatrica, generale e specialistica, al fine di permettere il trasferimento programmato dei piccoli pazienti da tutto il Paese e dall’estero.”
Ruth Aceng Ocero, Ministro della sanità dell’Uganda, ha inoltre dichiarato: “L’apertura dell’ospedale
rappresenta un punto di svolta per i bambini dell’Uganda e della regione dell’Est Africa, grazie alla sua offerta di prestazioni di chirurgia pediatrica di alta qualità, senza alcun costo per i pazienti. Il Centro permetterà inoltre all’Uganda di diventare meta di turismo sanitario per quanto concerne le prestazioni pediatriche e una istituzione centrale nella formazione del personale sanitario locale”.
Il Centro è stato terminato nel 2020 ma è rimasto in stand by a causa della pandemia; nell’aprile del 2021, tuttavia, ha iniziato la sua attività a pieno regime, accogliendo i primi pazienti.
L’inaugurazione ufficiale, alla presenza delle autorità locali, è prevista per il 25 giugno.
https://www.emergency.it/progetti/uganda-entebbe-centro-di-chirurgia-pediatrica/
————————
100VETTE: SIAMO A 70!
La meta si avvicina: Giuliano nel mese di maggio ha raggiunto la 70ma vetta
————————
UN RICONOSCIMENTO IMPORTANTE
Il presidente della Sierra Leone ha consegnato a Emergency la medaglia che vedete in fotografia e l’ha insignita del titolo di “Commander dell’ordine di Rokel”, un’importante onorificenza del Paese data per meriti eccezionali.
Il riconoscimento è stato conferito per l’eccellenza delle cure offerte da EMERGENCY nel Paese, a conferma dell’impegno dell’associazione per garantire cure non solo gratuite, ma anche di qualità, alla popolazione di questo Paese estremamente povero e vulnerabile.
————————
UNA GUERRA SENZA FINE
Purtroppo le notizie di queste settimane ci hanno riportato nel bel mezzo del conflitto israelo-palestinese.
Abbiamo raccolto alcuni articoli interessanti su questa guerra infinita.
La normalità israeliana che alimenta la guerra
Il costo insostenibile della distruzione di Gaza
Perché questa volta è diverso. Ed è peggio
La tregua non ferma la violenza
————————
RICORDA LA TESSERA DI EMERGENCY!